Il senso ultimo del gesto di accoglienza dell’affido. Un webinar il 5 agosto per riflettere

Diventare genitori affidatari è un atto di generosità e di accoglienza straordinario, arricchente per tutta la famiglia, ma che riserva anche difficoltà. Il webinar Faris del 5 agosto mira a riflettere insieme, rileggendo l’esperienza dell’affido alla luce delle sacre Scritture

L’affido famigliare, al di là della sua definizione giuridica, delle modalità in cui si sviluppa, del racconto che ne viene fatto, magari anche da chi poco lo conosce, è, prima di tutto, una forma di accoglienza. Un gesto di apertura e generosità nei confronti di minori in difficoltà, che può diventare anche faticoso, senza dubbio, ma che si trasforma in un’occasione di arricchimento incredibile per le famiglie stesse.

Rileggere l’esperienza di affido alla luce delle Scritture

Ecco, allora, che per chi  già è un genitore affidatario o per chi desidera diventarlo, il webinar proposto da Faris, “La spiritualità dell’accoglienza. Genitori come se”, in programma giovedì 5 agosto alle ore 21, diventa un’occasione importante per riflettere sul significato di questo gesto e per trovare motivazione, forza, consapevolezza e serenità nel prendere questa decisione a partire da una rilettura del gesto dell’accoglienza alla luce delle Sacre Scritture.

Ad accompagnare le famiglie e i single (ricordiamo, infatti, che il percorso di affido è aperto anche a loro) in questo viaggio saranno Cristina e Paolo Pellini, genitori affidatari di lungo corso e membri dell’associazione La Pietra Scartata.
Grazie alla condivisione delle esperienze e, soprattutto, alla lettura dell’esperienza di affido illuminata dalle Scritture, si potrà comprendere il senso ultimo dell’accoglienza di un minore in difficoltà, preparandosi a superare anche quei momenti di sconforto e difficoltà che inevitabilmente arrivano durante il cammino.

L’appuntamento, come detto, è per giovedì 5 agosto alle ore 21. Tutte le informazioni sul webinar si possono trovare a questa pagina, oppure scrivendo una mail a faris@fondazioneaibi.it